il Palazzo Mandela ad ASTI è un esempio di sostenibilità ed efficienza energetica, e costituisce inoltre un intervento di riqualificazione ambientale e paesaggistica del contesto urbano in cui insiste.
Durante la fase metaprogettuale è stata condotta un’indagine (GEEA – Green Energy and Efficiency Audit Preliminary Report) finalizzata ad inquadrare le possibilità di miglioramento valutate sulla base di un bilancio costi e benefici. Già in questa fase i criteri di progettazione si sono uniformati ai principi generali della bioarchitettura considerando in linea di principio le conseguenze chimico-fisiche sull’uomo, oltre che l’impatto sull’ambiente, e sviluppando nelle diverse fasi progettuali tutti gli aspetti scientifici come: cronobioingegneria, comfort termoigrometrico, comfort elettromagnetico, qualità dell’aria, acustica, chimica e fisica dei materiali, verde indoor, gestione delle acque, gestione dei rifiuti, bilancio energetico etc.
Tale approccio metodologico orientato alla sostenibilità ha permesso, poi di perseguire la prestigiosa certificazione energetica ITACA (protocollo ITACA) rilasciata da iiSBE Italia.
L’intervento è finalizzato all’ottenimento dello status di edificio ad energia quasi zero (nZEB, acronimo di Nearly Zero Energy Building), ossia una struttura che ha come obiettivo la riduzione dei consumi energetici per i fabbisogni di riscaldamento, raffrescamento, illuminazione, ecc. e allo stesso tempo usufruire di energia primaria di tipo rinnovabile per soddisfare detti consumi, con lo scopo di ridurre le emissioni di CO2 ed altri inquinanti.
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